lunedì - 7 Ottobre - 2024

Monete rare, l’elenco aggiornato delle vecchie lire che valgono una fortuna

Aggiornata la classifica 2024 delle monete rare: chi le possiede potrebbe arrivare a guadagnare una fortuna.

Si tratta soprattutto di vecchie lire che, in seguito al passaggio all’euro, adesso possono assumere un grande valore. Ecco cosa sapere.

Cosa determina il valore delle monete rare?

Da sempre, maneggiamo numerosissime monete: le più recenti conosciute in Italia sono certamente la lira e l’euro. Tuttavia, potremmo non sapere che alcune di esse hanno un valore notevolmente maggiore rispetto a quello indicato. Ecco perché non sempre dovremmo detestare tutti quegli spiccioli sonanti che pesano nei portafogli!

Ad esempio, tra le monete del vecchio conio, è famosa la lira spiga, considerata assai rara e, quindi, particolarmente ricercata.

Allora, che cosa può determinare il valore di una moneta? Oltre alla rarità e l’antichità delle monete, tra le altre qualità importanti ci sono la tiratura limitata, gli errori di conio o la coniatura realizzata solo per celebrare particolari occasioni. Tutto questo può rendere una moneta da collezione, dunque molto ambita dagli appassionati di numismatica.

Questi ultimi, nell’era digitale, sono soliti andare in cerca di pezzi di valore sui numerosi siti di vendita e aste online. Collezionisti che, spesso, si dimostrano anche disposti a sborsare cifre considerevoli per incrementare il loro personale “tesoretto”. Basti pensare che alcune piccole monete arrivano a costare oltre 2.500 euro.

Quali sono le monete di valore?

Consultando l’elenco aggiornato delle monete di valore, valutate tra le più preziose, molte di esse appartengono al vecchio conio italiano.

Tra gli spiccioli più ricercati ci sono le 10 lire spiga: questa era la moneta più piccola tra quelle che hanno preceduto l’euro. Inoltre, era stata messa in circolazione dopo la fabbricazione con una particolare lega detta Italma. La versione che riportava impressa la spiga è stata coniata nel 1951: aveva anche la scritta “Repvbblica Italiana“, il simbolo “R” della Zecca di Roma e inciso l’anno di conio.

Le 10 lire spiga hanno registrato il periodo di massima diffusione negli anni ’80, tuttavia solo alcuni pezzi vengono considerati dagli esperti e dai collezionisti rari e di un certo valore. Tra questi, vanno menzionate le 10 lire spiga coniate nel 1954 e in stato di conservazione Fior di Conio. Possono costare fino a 100 euro.

Da segnalare, le vecchie 5 lire coniate dal 1946 al 1950, conosciute anche come “Uva” e prodotte in lega Italma su base di alluminio. In generale, queste monete possono valere tra i 10 e 50 euro: pezzi specificatamente messi in circolazione tra il 1946 e 1947, invece, si attestano sui 250 euro, se in buone condizioni, e possono raggiungere i 1.500 euro se in Fior di Conio.

Tra le più rare ci sono le 5 lire Delfino. Si parla di spiccioli ampiamente diffusi dai primi anni ’50 fino alla dismissione della lira. Possono essere riconosciuti facilmente per aver impresso il Delfino e, se coniate nel 1956, rappresentano un vero Graal per i collezionisti, tant’è che possono valere tra i 150 euro e i 3.000 euro, qualora conservate perfettamente e considerate in Fior di Conio.

Infine, non vanno dimenticate le rarissime 10 lire Pegaso del secondo dopoguerra. Se coniate tra il 1946 e il 1950, oggi hanno un valore che va dai 100 euro ai 700 euro. Nello specifico, se coniate esattamente nel 1947, possono valere 500 euro o addirittura 4.200 euro! Si tratterebbe di un vero tesoro.

Insomma, vale la pena iniziare a rovistare tra i cassetti!

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