La quattordicesima pensionistica sarà nuovamente confermata anche per il 2025 e rappresenterà, come negli anni passati, un supporto economico fondamentale per migliaia di pensionati italiani. L’INPS provvederà all’erogazione nel mese di luglio, accreditando la somma in aggiunta alla mensilità ordinaria, senza necessità di fare richiesta. Questa misura è stata introdotta con la legge 127 del 2007 e successivamente potenziata dalla Legge di Bilancio 2017.
Il meccanismo della quattordicesima nasce per alleggerire la pressione economica su chi ha alle spalle una lunga carriera contributiva ma percepisce un assegno pensionistico modesto.
È quindi uno strumento che si inserisce tra quelli volti a garantire equità e sostegno sociale, specialmente nei mesi estivi, quando le spese per molte famiglie tendono ad aumentare. Bollette, medicinali e spese alimentari possono pesare in modo particolare, ed è proprio in questo contesto che il contributo extra fa la differenza.
Il pagamento avverrà con le stesse modalità già in uso: accredito su conto corrente, libretto postale o ritiro in contanti presso gli uffici postali. Non saranno necessarie domande o dichiarazioni anticipate, ma è fondamentale che vengano rispettati alcuni criteri ben precisi. Il riconoscimento, infatti, non è universale e non riguarda tutti i pensionati.
Sebbene la procedura sia automatica, il pensionato può comunque verificare l’avvenuto accredito attraverso il proprio cedolino pensionistico online. In caso di dubbi o mancata erogazione, è sempre possibile rivolgersi agli sportelli INPS o ai patronati, che possono chiarire eventuali difformità e aggiornare i dati fiscali.
Ma chi riceverà la quattordicesima nel 2025 e chi no? Quali sono i requisiti anagrafici e reddituali da rispettare per ottenere l’accredito e come viene determinato l’importo effettivo della somma aggiuntiva? Vediamolo nella seconda pagina dell’articolo.
