venerdì - 16 Maggio - 2025

Studio svela: “Ecco cosa significa se ricordi i sogni…

Alcune persone si svegliano con vividi ricordi dei propri sogni, mentre altre faticano a rammentarne anche solo uno. Ma da cosa dipende questa differenza? Una ricerca pubblicata sulla rivista Communications Psychology del gruppo Nature, guidata da Giulio Bernardi della Scuola IMT Alti Studi Lucca, ha provato a rispondere.

Lo studio, riportato anche dal Corriere della Sera, rivela che la capacità di ricordare i sogni è legata a tre fattori principali: l’interesse verso i sogni stessi, la tendenza a vagare con la mente e la durata del sonno. “Chi si sveglia spesso con il ricordo di aver sognato tende ad avere un sonno più lungo, una mente più propensa alla fantasticheria e una maggiore curiosità verso i sogni”, spiega Bernardi.

Questo perché le prime ore di sonno sono meno ricche di sogni, mentre nelle fasi successive il cervello è più attivo. Inoltre, la tendenza a “perdersi nei pensieri” durante il giorno potrebbe riflettere una maggiore capacità del cervello di staccarsi dalla realtà, creando un flusso di esperienze interne più vivido. Come è stata condotta la ricerca?

Lo studio ha coinvolto oltre 200 volontari tra i 18 e i 70 anni, sottoposti a questionari e test cognitivi per valutare memoria, immaginazione e attitudine verso i sogni. Per due settimane, i partecipanti hanno indossato un actigrafo, un dispositivo simile a un orologio in grado di monitorare i cicli di sonno e veglia.

Ogni mattina, dovevano inoltre annotare l’ultima esperienza onirica ricordata prima del risveglio. I risultati confermano che il sonno prolungato e una mente libera di vagare favoriscono il ricordo dei sogni. Una scoperta che non solo svela un affascinante meccanismo cerebrale, ma potrebbe anche aprire nuove strade nello studio della coscienza umana.

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