mercoledì - 30 Aprile - 2025

Ha il corpo pieno di tumori, ma guarisce dopo un mese: la terapia innovativa che ha salvato Paulo

La storia di Paulo Peregrino, un uomo brasiliano di 61 anni, è il ritratto di una battaglia combattuta con tenacia contro un destino che sembrava già segnato. Dopo essere sopravvissuto a un tumore alla prostata diagnosticato nel 2013, si è ritrovato nel 2018 a dover affrontare una nuova e drammatica sfida.

Un linfoma aggressivo che ha resistito sia alle terapie convenzionali sia a un trapianto di midollo osseo. Un percorso durissimo, fatto di ricoveri, esami e cure che sembravano non portare da nessuna parte.

Eppure, Paulo ha scelto di non arrendersi. In un momento in cui le speranze sembravano esaurite, ha deciso di affidarsi a un’opzione estrema, una possibilità sperimentale e rischiosa ma potenzialmente rivoluzionaria.

La sua scelta lo ha condotto a partecipare a uno studio clinico condotto dalla Fondazione Hemocentro dell’Università di San Paolo, un’istituzione di riferimento nel campo dell’oncologia sperimentale.

Oggi, Paulo vive nella sua casa a San Paolo, sotto osservazione medica ma con una nuova luce negli occhi. Mostra con orgoglio le sue immagini di risonanza magnetica: in una, il linfoma è chiaramente visibile, mentre nell’altra — scattata appena un mese dopo — non c’è più traccia della malattia. La remissione è stata totale. Per lui, ma anche per altri pazienti coinvolti nello stesso studio clinico, questo risultato ha significato la rinascita dopo un lungo calvario.

Questa terapia, per ora disponibile solo in contesti sperimentali, ha rappresentato per Paulo l’ultima spiaggia, ma anche il primo vero spiraglio dopo anni di sconfitte cliniche.

👉 Per scoprire la terapia rivoluzionaria che ha cambiato la vita di Paulo Peregrino, vai nella seconda pagina.

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