sabato - 27 Luglio - 2024

Guidare l’auto intestata a un altro: attenzione alla multa salatissima

Guidare un veicolo intestato a un’altra persona è una pratica comune per molti di noi, che potrebbe avere delle conseguenze significative se non gestita correttamente. Questo è particolarmente vero per coloro che usano un’auto per motivi di lavoro, studio o necessità familiari.

Cosa dice il Codice della strada

Anche se è una pratica abbastanza comune, guidare un veicolo di proprietà di un’altra persona potrebbe comportare alcuni problemi. Il Codice della Strada contiene una norma introdotta nel 2014, circa un decennio fa, che disciplina questo argomento specifico: l’utilizzo di un veicolo appartenente a un’altra persona.

In realtà, la legge non proibisce esplicitamente questo comportamento: un proprietario di un’auto può prestarla a un parente o a un coabitante. Tuttavia, ci sono situazioni in cui guidare il veicolo di un’altra persona potrebbe non essere così semplice o immediato.

Per esempio, non esistono restrizioni sull’uso dell’auto di genitori, fratelli o sorelle, ma i problemi potrebbero sorgere se la persona che prende in prestito l’auto non risiede con il titolare del veicolo. In questi casi, il rischio di sanzione potrebbe essere significativo.

Quali sono le conseguenze se guidi un veicolo non intestato a te

Per evitare equivoci, è importante notare che è possibile prendere in prestito un’auto da un amico, non necessariamente da un parente con cui si convive. Tuttavia, la legge stabilisce che tale prestito (e quindi la guida del veicolo di un altro) non deve durare più di 30 giorni. Superato questo periodo, è necessario notificare il prestito alla Motorizzazione Civile.

È un obbligo legale, sebbene molti lo ignorino. In caso contrario, in caso di controlli da parte delle autorità, si può incorrere in una multa che varia da 705 a 3.526 euro e la sospensione del permesso di circolazione. Le autorità devono comunque dimostrare che il veicolo è effettivamente utilizzato abitualmente e per più di 30 giorni da una persona che non convive con il proprietario del veicolo.

Il caso del veicolo aziendale

Esiste un caso specifico che riguarda il veicolo aziendale. Questi veicoli, intestati all’azienda e a disposizione dei suoi dipendenti, richiedono una modifica dell’intestazione se usati per più di 30 giorni. Questo implica che i dati dell’individuo a cui viene affidato il veicolo aziendale devono essere registrati sul documento di circolazione e nel registro nazionale dei veicoli. Il mancato rispetto della legge comporta una multa.

Tuttavia, la Polizia deve verificare che il veicolo sia effettivamente guidato regolarmente da una persona diversa dal proprietario. Quindi, a meno che non si venga fermati ripetutamente o ripresi da un autovelox, sarà difficile essere “scoperti”. Ma questo non significa che possiamo evitare di rispetttare questa legge.

Precauzioni da prendere

In definitiva, è fondamentale comprendere e rispettare le norme del Codice della Strada relative alla guida di un veicolo intestato a un’altra persona. Sia per il prestito di veicoli tra familiari o amici che per l’uso di veicoli aziendali, è necessario rispettare il periodo limite di 30 giorni stabilito dalla legge.

Oltrepassato questo periodo, è necessario notificare alla Motorizzazione Civile il prestito del veicolo. Non fare ciò potrebbe comportare sanzioni severe, incluse multe ingenti e il ritiro del documento di circolazione del veicolo.

Inoltre, è importante ricordare che le autorità devono dimostrare che l’auto è abitualmente guidata da una persona diversa dal proprietario. Pertanto, a meno che non si venga ripetutamente fermati o ripresi da un autovelox, è improbabile che le violazioni vengano scoperte. Tuttavia, ciò non dovrebbe essere una scusa per non rispettare le leggi.

In conclusione, guidare un veicolo intestato a un’altra persona può essere pratico per molte persone, ma è essenziale essere a conoscenza delle leggi e delle regole che regolamentano tale pratica per evitare problemi futuri. Se si rispettano queste linee guida, si potrà continuare a utilizzare l’auto di qualcun altro senza doversi preoccupare di possibili complicazioni legali.

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