sabato - 27 Luglio - 2024

Attenzione alla truffa della monetina: gli anziani sono i più colpiti

truffa della monetina

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Monetine lanciate a terra per distrarre gli anziani nei parcheggi di supermercati e di cimiteri, in modo da poterli derubare: è la tecnica utilizzata dalla cosiddetta banda della truffa della monetina, che i carabinieri di Torino sono riusciti a sgominare. Il presunto gruppo criminale, secondo quanto emerso dalle indagini, era composto da sudamericani, a cui i carabinieri hanno sequestrato beni per complessivi 300.000 euro, oltre a 100.000 euro in contanti, nascosti a casa di alcuni ignari anziani, con la complicità di cittadine peruviane che lavoravano come badanti. L’obiettivo del gruppo erano soprattutto anziani, quasi sempre donne e anche sopra gli 80 anni.

Come funziona la truffa della monetina

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I malviventi utilizzavano la tecnica della truffa della monetina per derubare gli anziani, mirando principalmente alle borse contenenti bancomat e cellulari. Una volta in possesso dei dispositivi, cercavano i codici di accesso alle carte sul telefono o su un’agendina per prelevare immediatamente migliaia di euro dai conti correnti o effettuare acquisti in negozi di lusso.

Gli investigatori dei carabinieri di Torino e della Val di Susa hanno scoperto questa metodologia criminale a partire dal settembre del 2021 e hanno raccolto indizi di colpevolezza in circa ottanta casi. Il modus operandi di questa truffa era semplice: una donna lanciava una monetina vicino all’auto di un anziano che si trovava a sistemare il bagagliaio, attirando così la sua attenzione. Nel frattempo, un complice rubava la borsa o il borsello dell’anziano dall’auto, per poi fuggire in auto con la complicità di un terzo individuo che faceva da palo.

Le conseguenze penali per i malviventi

Durante le indagini, i carabinieri hanno eseguito dieci arresti in flagranza e tre ordinanze di custodia cautelare, oltre a emettere un provvedimento di cattura internazionale in Perù per un sudamericano ricercato per rapina a mano armata e sequestro di 25 persone. Inoltre, sono stati effettuati due fermi per ricettazione. Stamattina, gli agenti della compagnia di Susa hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare su disposizione del gip di Torino. Tra le custodie cautelari, ci sono due in carcere, uno ai domiciliari e cinque con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le accuse nei confronti dei detenuti variano da furto aggravato a ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di pagamento.

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