sabato - 27 Luglio - 2024

Segue le indicazioni di Google Maps che lo fa passare su un ponte crollato 9 anni prima e muore

Il tragico incidente che si è svolto il 30 settembre 2022, a Hickory, in Carolina del Nord, ha portato alla luce gravi problemi relativi all’aggiornamento e alla manutenzione delle mappe digitali. Philip Paxson, un uomo di 47 anni, stava viaggiando sul suo furgone e seguendo le indicazioni fornite da Google Maps, quando si è trovato di fronte a un percorso insidioso, segnalato erroneamente sicuro dall’app.

Secondo il percorso suggerito da Google Maps, avrebbe dovuto attraversare un ponte, ma in realtà tale infrastruttura era crollata 9 anni prima. A causa della mancanza di aggiornamenti precisi sull’app, Paxson è tragicamente finito nel torrente sottostante, morendo annegato nel suo veicolo.

Un anno dopo il tragico evento, la famiglia del defunto ha avviato un’azione legale contro Google per negligenza, come riportato dal Guardian. Nel corso dell’udienza, è stato evidenziato che il giorno dell’incidente Paxson stava tornando dalla casa di un amico dopo aver festeggiato il compleanno della figlia di nove anni. Non conoscendo il quartiere, aveva deciso di affidarsi a Google Maps per il tragitto di ritorno a casa. I legali della famiglia hanno sottolineato come l’uomo stesse guidando con cautela, nell’oscurità e sotto la pioggia, fidandosi completamente delle indicazioni fornite dall’app.

Nonostante la precauzione, la mancanza di barriere o segnali di avvertimento nella zona del ponte crollato ha contribuito all’aggravarsi della situazione. Secondo quanto riportato dalla suocera della vittima su Facebook e dalla testata Charlotte Observer, le barriere che avrebbero potuto impedire l’accesso al pericoloso percorso erano state rimosse a seguito di atti di vandalismo.

La comunità di Hickory, in precedenza, aveva tentato in molteplici occasioni di avvertire Google riguardo al crollo del ponte, conosciuto localmente come il “Ponte sul nulla”. Un residente aveva addirittura inviato numerose email a Google, senza ricevere alcun riscontro. Questa negligenza da parte del colosso tecnologico è ora al centro dell’accusa mossagli dalla famiglia Paxson. Oltre a Google, sono state citate in giudizio anche tre società private responsabili del terreno in cui si trovava il ponte, accusate di non aver provveduto alla necessaria manutenzione dell’infrastruttura.

In mezzo al dolore, Alicia Paxson, la moglie del defunto, ha condiviso la difficoltà di spiegare alle loro figlie la perdita incomprensibile del padre. Pur ricevendo le condoglianze da parte di un portavoce di Google, la famiglia Paxson resta determinata a perseguire legalmente tutti i responsabili di questa tragica situazione, sottolineando l’importanza della precisione nelle informazioni di percorso fornite dalle mappe digitali e la sicurezza degli utenti che su di esse si affidano quotidianamente per i loro spostamenti.

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