sabato - 27 Luglio - 2024

16enne uccisa a Primavalle, la telefonata choc al 118: “C’è un ragazzo che trascina un carrello con una scia di sangue”

Una ragazza di soli 16 anni, Michelle Maria Causo, è stata tragicamente uccisa e il suo corpo abbandonato in un carrello della spesa accanto a un cassonetto nella zona di Primavalle a Roma, in via Stefano Borgia.

Il terribile ritrovamento è avvenuto mercoledì pomeriggio quando un passante, dopo aver notato un ragazzo trascinare un carrello della spesa dal quale gocciolava del sangue, ha chiamato il 118. In seguito, la chiamata è stata inoltrata alle forze dell’ordine.

La giovane vittima frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, situato a breve distanza dal luogo dove è stato ritrovato il suo corpo.

Chi era la vittima

“Michelle era una ragazza intelligente, un po’ agitata, ma in questo quartiere difficile è facile trovarsi in queste condizioni”, ha raccontato un suo compagno di scuola all’Adnkronos. Il ragazzo, che frequentava insieme a lei il liceo psicopedagogico Gassman, ha espresso il suo cordoglio per l’accaduto.

Indagini in corso: le telecamere di sicurezza potrebbero fornire indizi cruciali

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’omicidio acquisendo le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza della zona e interrogando i residenti del palazzo da cui il diciassettenne sarebbe uscito con il corpo della vittima nel carrello.

Il quartiere rimane sotto shock per l’accaduto. Numerosi residenti, increduli, hanno assistito da lontano ai rilievi della polizia scientifica. Altri si sono radunati in gruppi per strada, cercando di comprendere se conoscevano la vittima. Il cassonetto dove è stato trovato il corpo si trova vicino all’incrocio con via Centurione Bracelli, un’area ora transennata dalla polizia.

L’indifferenza apparente del bar locale

All’inizio di via Borgia si trova un bar, i cui frequentatori sostengono di non essersi accorti di nulla. Una residente della zona che lavora in un altro locale racconta: “Abbiamo visto arrivare tre pattuglie della polizia qui davanti. Ci hanno detto di aver trovato una ragazza morta e che stavano analizzando delle tracce di sangue. Non so chi fosse, ma credo che la ragazza vivesse qui in zona”. Un altro residente, preoccupato, aggiunge: “Ho una nipote di quattordici anni e non riesco più a fidarmi di nessuno”. Lo shock è diffuso: “Vivo qui da tanti anni, non è mai successa una cosa del genere”, commentano alcuni residenti.

 

La tragedia rievoca un caso simile avvenuto sei anni fa a Ferragosto, quando nel quartiere dei Parioli, in via Maresciallo Pilsudsky, furono ritrovate nel contenitore dei rifiuti le gambe di Nicoletta Diotallevi, legate con del nastro da pacchi. La giovane, era stata uccisa dal fratello in quella tragica circostanza.

Ora, la comunità di Primavalle vive un senso di incredulità e paura. L’omicidio della giovane Michelle ha lasciato un segno profondo nei residenti del quartiere e nelle persone che la conoscevano, rimarcando la necessità di una maggiore sicurezza nelle strade.

La ricerca del colpevole

Le indagini sono in pieno svolgimento e le forze dell’ordine sono impegnate a ricostruire i dettagli dell’omicidio. Gli investigatori stanno esaminando le riprese delle telecamere di sorveglianza e interrogando i possibili testimoni per raccogliere indizi utili. Sono inoltre in corso verifiche sui ragazzi conosciuti dalla vittima e sull’ambiente che frequentava.

Il ruolo della comunità

In queste circostanze drammatiche, è fondamentale il ruolo della comunità per sostenere le indagini e per fornire qualsiasi informazione che possa portare alla cattura del responsabile di questo atroce delitto. L’augurio è che la giustizia possa fare piena luce sulla vicenda e che il quartiere di Primavalle possa ritrovare la serenità perduta.

La perdita tragica di Michelle Maria Causo ha segnato profondamente la comunità di Primavalle. Nel momento del dolore, l’intera comunità si unisce per ricordare la giovane vittima e per sostenere la ricerca della verità. La speranza è che la giustizia possa prevalere e che il responsabile di questo orribile crimine possa essere portato davanti alla legge.

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