sabato - 27 Luglio - 2024

Bambino di 6 anni ridotto in fin di vita dal patrigno: «Pugni in pancia fino a vomitare». Le minacce: se lo racconti non vedrai più mamma

Un caso scioccante di abuso infantile si è verificato a Torino, con un bambino di 6 anni che è arrivato all’ospedale Regina Margherita in condizioni critiche. Era pieno di lividi e il suo fegato era gravemente danneggiato. Mentre i medici lottavano per salvargli la vita, è venuto alla luce l’orrendo quadro di abusi ripetuti da parte del suo patrigno. A.C., un 26enne di origine marocchina, è ora condannato a 10 anni di prigione per tentato omicidio.

Il Bambino Abusato dal Patrigno

Per salvare la vita del bambino, i dottori hanno dovuto rimuovere 30 centimetri del suo intestino attraverso un’operazione d’urgenza. In seguito, con l’assistenza di uno psicologo dell’ambulatorio Bambi, specializzato in casi di abuso e maltrattamento su minori, hanno cercato di capire l’orrore che il bambino aveva vissuto nella sua casa.

Davanti al procuratore, difeso dall’avvocato Basilio Foti, l’uomo ha ammesso di aver colpito il bambino diverse volte, legandogli le mani dietro la schiena e colpendolo con raffiche di pugni. L’abuso è avvenuto al punto che il bambino non riusciva più a stare in piedi, e l’uomo ha ammesso di aver perso la pazienza perché pensava che il bambino stesse vomitando per dispetto.

Le Minacce e Le Promesse

Il patrigno non si è fermato alla violenza fisica. Ha minacciato il bambino, dicendogli che se parlava, sarebbe stato portato via e non avrebbe mai più visto sua madre o sua nonna. Ha cercato di manipolarlo con promesse di regali e gite, purché tenesse la bocca chiusa.

Il bambino ha raccontato di aver ricevuto pugni e docce fredde come punizione: “Mi ha fatto la doccia e mi ha asciugato un po’ la testa con l’asciugamano e mi ha messo sul balcone… così avevo freddo”. Queste rivelazioni hanno portato a accuse di tentato omicidio, maltrattamenti e lesioni contro il patrigno.

Questa è una storia orribile di abuso infantile, che mette in evidenza l’importanza della vigilanza e dell’intervento tempestivo per proteggere i bambini vulnerabili.

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