giovedì - 3 Ottobre - 2024

Incredibile: ecco cosa c’è davvero nel tè che bevi tutti i giorni

té

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Se sei un appassionato di o tisane, dovresti evitare le bustine. Secondo uno studio condotto dall’associazione francese 60 millions de consommateurs, quasi tutti i prodotti testati contenevano sostanze problematiche, alcune delle quali vietate in Europa. Tra i campioni esaminati, i tè neri e verdi convenzionali, che rappresentano più della metà del totale, insieme alle infusioni a base di verbena, sono risultati contaminati. Le tisane detox hanno mostrato risultati leggermente migliori, mentre i tè biologici sono stati giudicati più sicuri. Tuttavia, è importante capire quali sostanze preoccupanti siano state rilevate all’interno delle bustine.

Ma prima di approfondire questo aspetto, è fondamentale comprendere dove viene coltivato il Camellia sinensis. L’arbusto da cui vengono prelevate le foglie di tè di ogni varietà, poiché la differenza sta solo nel tipo di lavorazione. Questo arbusto viene principalmente coltivato in India e in Cina, ma anche in Kenya e Sri Lanka, dove il clima caldo e umido favorisce lo sviluppo di funghi e infestazioni di insetti. Per questo motivo, nelle coltivazioni convenzionali vengono spesso utilizzati prodotti chimici per proteggere le piante dai parassiti.

La scoperta di pesticidi e sostanze chimiche vietate nelle bustine

Secondo l’associazione francese dei consumatori, le bustine di tè contengono pesticidi a causa della mancanza di lavaggio delle foglie durante la preparazione per preservare l’aroma. Sebbene non ci siano problemi di salute rilevanti, in otto campioni sono stati trovati ingredienti proibiti in Europa, sebbene entro i limiti consentiti.

I tè neri e verdi, inclusi quelli di famosi marchi, sono stati i più contaminati, in particolare quelli alla menta che contenevano residui di glifosato, una sostanza molto dibattuta, nonché di thiacloprid, acetamiprid, clorfenapir e bifentrin. D’altra parte, le tisane hanno mostrato risultati più incoraggianti poiché spesso contengono erbe provenienti da zone del mondo più controllate.

Insetti, peli di topo, plastica e pietre nelle bustine di tè

Il team di esperti dell’associazione dei consumatori ha trovato non solo pesticidi, ma anche frammenti di plastica, pietre, peli di roditori e frammenti di insetti all’interno delle bustine di tè. I prodotti biologici erano quelli con maggiori residui di origine vegetale e animale. Le tisane biologiche, in particolare, spesso realizzate con erbe non trattate, erano quelle con i maggiori resti di roditori. Invece, le pietre e la plastica erano presenti nei sacchetti delle tisane a base di verbena, a causa del trasporto e dello stoccaggio delle foglie.

Anche se i prodotti venduti nei supermercati devono superare rigorosi test di qualità, le bustine di tè che usiamo non rappresentano alcun rischio per la salute Neppure quando contengono pesticidi o sostanze chimiche vietate, poiché presentano basse concentrazioni che non sono pericolose per l’uomo. Nonostante ciò, lo studio dell’associazione francese 60 millions de consommateurs potrebbe scoraggiare anche il più appassionato degli amanti del tè e delle tisane.

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