sabato - 27 Luglio - 2024

Mamma allatta in aereo, poi lo sfogo sui social: “Mi hanno chiesto di coprirmi per il bene di uomini e bambini”

Sarah, una giovane madre, stava facendo quello che ogni mamma fa: prendersi cura della propria figlia, sfamandola. Tuttavia, si è scontrata con un tabù persistente e diffuso, l’allattamento in pubblico, mentre viaggiava in aereo. Una hostess l’ha avvicinata per suggerire di coprirsi mentre allattava per il “bene degli uomini e dei bambini all’interno del volo”.

Una mamma interrotta mentre allatta durante un volo

Secondo quanto riportato dal Mirror, Sarah ha deciso di condividere la sua sgradevole esperienza su un volo dell’American Airlines su Reddit. Nel suo post, ha dettagliato come la sua bambina di cinque mesi, durante il suo terzo viaggio in aereo, aveva bisogno di essere allattata. La piccola, che secondo Sarah “è bravissima” e “mangia davvero tanto”, era sveglia e affamata. Sarah, con discrezione, ha iniziato ad allattare.

Tuttavia, a metà volo, un assistente di volo l’ha avvicinata per comunicare che stava esponendo il suo seno e che sarebbe stato meglio se si fosse coperta o se fosse andata in bagno per allattare.

Il confronto con l’assistente di volo e la nozione di “cortesia comune”

Sarah ha risposto alla richiesta dell’assistente di volo spiegando che spostare la bambina avrebbe potuto creare un problema, dato che avrebbe potuto iniziare a piangere e che la piccola è abituata ad essere allattata coperta. L’assistente di volo, tuttavia, ha insistito che non importava e che doveva coprirsi.

Quando Sarah ha chiesto se questa fosse una politica ufficiale dell’American Airlines, l’assistente di volo ha risposto che era una questione di “cortesia comune” e ha suggerito che coprirsi avrebbe avuto un effetto benefico per gli uomini e i bambini presenti a bordo dell’aereo.

Il pianto della bambina, la colpa attribuita e le conseguenze dell’incidente

L’incidente ha avuto conseguenze spiacevoli, soprattutto per la piccola. A causa dell’interruzione dell’allattamento, la bambina ha pianto per 45 minuti fino all’atterraggio, causando disagio agli altri passeggeri.

Sarah ha attribuito la colpa dell’incidente a un genitore seduto vicino a lei, un uomo che avendo figli avrebbe dovuto comprendere la situazione, e alle hostess che non hanno gestito adeguatamente la situazione.

L’esperienza di Sarah mette in evidenza la necessità di affrontare e superare il tabù persistente dell’allattamento al seno in pubblico, garantendo il diritto delle madri di prendersi cura dei propri figli senza pregiudizi o inconvenienti.

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