giovedì - 3 Ottobre - 2024

Uomo ha continui e inspiegabili malori: era la moglie che tentava di avvelenarlo

Un uomo di Rimini ha vissuto una serie di malori inspiegabili e ricorrenti per molti mesi, i quali lo hanno costretto a visitare frequentemente l’ospedale per cure mediche e brevi ricoveri. Nonostante le molteplici visite ospedaliere, la causa di tali malessere rimaneva un mistero fino a quando un’indagine della polizia non ha rivelato un dettaglio scioccante: la moglie 46enne dell’uomo stava cercando di avvelenarlo utilizzando un veleno per topi, ma senza mai riuscirci completamente.

La 46enne è stata quindi arrestata per il grave crimine di tentato omicidio. In attesa di ulteriori indagini, le è stato ordinato dal Gip di rimanere agli arresti domiciliari presso l’abitazione della madre, monitorata attraverso un braccialetto elettronico.

Questa inquietante vicenda proviene da Rimini, dove si ritiene che i tentativi di avvelenamento dell’uomo siano iniziati almeno da luglio dello scorso anno. Questi atti hanno causato al malcapitato ripetute visite e ricoveri in ospedale. La situazione è stata portata all’attenzione delle forze dell’ordine proprio dall’ospedale di Rimini, in seguito a un altro ricovero dell’uomo.

Nel tentativo di diagnosticare le cause del suo malessere, i medici hanno condotto una serie di esami specifici che hanno rivelato la presenza nel suo organismo dei principi attivi del Bromadiolone e Coumatetralyl, sostanze tipicamente presenti nei rodenticidi.

La presenza di tali sostanze, confermata anche nei ricoveri successivi, ha spinto i medici a segnalare il caso alla polizia. Quest’ultima, tramite un’indagine approfondita, ha identificato la moglie come l’artefice dei tentativi di avvelenamento. Una volta ottenuto un mandato di perquisizione da un giudice, la polizia ha effettuato una ricerca approfondita nella casa dell’uomo, scoprendo in un cassetto dell’armadio della camera da letto una siringa contenente una sostanza rossiccia.

Un’analisi condotta da esperti sulla sostanza ha rivelato che si trattava di bromadiolone, a cui era stato aggiunto un colorante. Di conseguenza, per la donna è scattato l’arresto, convalidato il giorno successivo, al fine di prevenire un eventuale tentativo di fuga. L’indagata, infatti, è una donna di origini straniere residente da anni a Rimini, ma che spesso fa ritorno al suo paese d’origine dove ha numerosi contatti.

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