sabato - 27 Luglio - 2024

Bocciata dai professori con 6 insufficienze, il Tar la promuove: “Rimandare non è la norma”

Il Consiglio di Classe è un momento cruciale alla fine dell’anno scolastico, durante il quale gli insegnanti si riuniscono (fisicamente o virtualmente) per discutere le prestazioni degli studenti e decidere il loro futuro scolastico. Mentre esiste una percezione che la decisione tra promozione o bocciatura sia quasi una formula matematica basata sul numero di insufficienze, un recente caso a Tivoli potrebbe suggerire un’interpretazione diversa. Il Tar ha deciso a favore di una studentessa non ammessa al prossimo anno di scuola, sottolineando che tale non ammissione dovrebbe essere un’eccezione.

Il Contenzioso

I genitori di una ragazza di 11 anni non erano d’accordo con la decisione di bocciatura presa dai docenti e hanno portato il caso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio. Con l’aiuto degli avvocati Michele Bonetti e Silvia Antonellis, hanno richiesto non solo la riammissione della loro figlia ma anche l’annullamento dei verbali di scrutinio e del report finale.

Il Rendimento della Studentessa

L’alunna frequentava l’Istituto Comprensivo Statale Tivoli V, e alla fine dell’anno aveva sei insufficienze, una delle quali particolarmente grave. Questo era al di sopra dei criteri della scuola per la bocciatura. Tuttavia, il Tar ha focalizzato la sua attenzione sul miglioramento dell’alunna verso la fine dell’anno scolastico, piuttosto che sulle sue prestazioni globali. Inoltre, il tribunale ha criticato la scuola per non avere fornito adeguati sistemi di supporto per la studentessa.

Il Dibattito sulla Valutazione Scolastica

Questa decisione giudiziaria potrebbe alimentare ulteriormente un dibattito già acceso sul ruolo e l’autorità degli insegnanti. C’è chi crede che si stia svalutando la figura dell’insegnante e chi invece ritiene necessaria una modernizzazione del sistema scolastico. Ciò che è chiaro, tuttavia, è l’importanza centrale della scuola nella società e l’importanza del ruolo degli insegnanti all’interno di essa.

Reazioni dalla Politica

Le risposte al verdetto sono state immediate. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso l’intenzione di esaminare la sentenza e ha sottolineato la necessità di norme più chiare per garantire che le valutazioni tecniche non siano messe in discussione. Ha anche parlato dell’importanza della collaborazione tra scuole e famiglie. Il politico Matteo Salvini ha descritto la sentenza come una mancanza di rispetto verso il lavoro degli insegnanti.

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