sabato - 27 Luglio - 2024

Morto Giorgio Napolitano, l’ex Presidente della Repubblica amato da tutti

Giorgio Napolitano: tra contestazioni e riconoscimenti, la sua carriera politica ha segnato la storia italiana. Benché i suoi detrattori lo abbiano definito come “il presidente che volle farsi re”, non si può negare che la sua presenza nella politica italiana sia stata imponente e di grande rilievo.

Dal suo ingresso nel PCI fino alla carica più alta dello Stato, Napolitano ha dimostrato determinazione e coraggio, anche quando ha adottato posizioni dirette o divisorie. Ha raggiunto diversi primati: è stato il primo comunista a essere eletto presidente della Repubblica, il primo al Quirinale a ricoprire due mandati, un esempio poi seguito da Mattarella.

Inoltre, è stato il primo comunista al Viminale tra il 1996 e il ’98 e il primo dirigente del PCI a ottenere il visto per un viaggio ufficiale negli Stati Uniti durante la presidenza di Jimmy Carter. La sua fama si era consolidata già prima, tanto che Henry Kissinger lo aveva definito “my favourite communist”, evidenziando la stima internazionale di cui godeva.

Sebbene non fosse il primo napoletano a salire al Quirinale, la sua anima partenopea ha sempre permeato la sua identità. Impegnato nel dialogo culturale con intellettuali di calibro come Francesco Rosi e Peppino Patroni Griffi, la sua formazione è stata tanto politica quanto culturale. La sua dedizione politica è stata inequivocabile: deputato dal 1953 al ’96, presidente della Camera, senatore a vita, europarlamentare, sempre guidato dal suo ideale di socialismo democratico.

Il suo percorso è stato contrassegnato da momenti di tensione, come la critica all’invasione sovietica dell’Ungheria, le discussioni con Enrico Berlinguer sui rapporti con il PSI e la polemica sulla liceità delle intercettazioni. Non è stato esente da critiche, come quelle dei 5 Stelle e la controversa legge con Livia Turco sugli centri di accoglienza per migranti.

Fuori dalla vita politica, ha mantenuto un profilo basso. Sposato con Clio Maria Bittoni, avvocato e impegnata anch’essa in politica, padre di Giovanni e Giulio, Napolitano ha sempre privilegiato la discrezione.

In sintesi, con i suoi nove anni al Quirinale, Napolitano è stato un punto di riferimento. Il New York Times lo ha soprannominato “Re Giorgio”. Molti lo vedevano come un garante dei governi, altri critici sottolineavano la sua vicinanza alla Costituzione. Infine, ha dimesso dal suo incarico poco prima della scadenza, ma la sua influenza perdura nel panorama politico italiano.

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