La serata del 3 ottobre attorno alle 20:00 ha scosso la comunità di Mestre, quando una terribile tragedia si è sviluppata dinnanzi agli occhi di numerosi testimoni. In pochi minuti, questo evento drammatico è diventato il principale argomento di discussione sui principali siti d’informazione e testate nazionali.
Un pullman che trasportava 40 turisti ha avuto un terribile incidente: è precipitato da un cavalcavia, causando un incendio. Di queste persone, 21 hanno tragicamente perso la vita. Data la gravità dell’incidente, la Procura della Repubblica di Venezia ha prontamente avviato un’indagine per comprendere le dinamiche e le cause dell’accaduto.
Le prime ipotesi suggeriscono che l’incidente potrebbe essere stato causato da un malore del conducente del pullman. A seguito di questa tragedia, vi è stato un’imponente risposta di emergenza con numerosi soccorritori che hanno lavorato incessantemente per salvare i sopravvissuti e recuperare i corpi.
Durante questa notte di lotta e disperazione, emerge una storia di coraggio: un eroico salvatore ha rischiato la sua vita per estrarre una bambina dal bus in fiamme. Quest’uomo, Boubacar Toure, un giovane operaio di 27 anni proveniente dalla Gambia e impiegato presso Fincantieri, insieme a un collega, ha prestato un aiuto fondamentale nella tragica scena. Come riportato dal Gazzettino, Toure non solo ha salvato la vita a quattro persone, ma ha anche soccorso un cagnolino. Questo gesto eroico è avvenuto poco dopo che lui e il suo collega avevano terminato il loro turno di lavoro presso la fabbrica nelle vicinanze.
Il racconto di Toure è toccante. Ha descritto come ha assistito alla triste scena del conducente del bus deceduto, ma nonostante lo shock, su consiglio di un vigile del fuoco, si è concentrato sul salvare i sopravvissuti. Le azioni di Boubacar Toure e del suo collega sono un esempio luminoso di umanità e coraggio in una situazione altrimenti oscura e tragica. Essi rappresentano veri angeli in mezzo a questa devastante tragedia.
