giovedì - 3 Ottobre - 2024

Genitori lasciano la figlia di 13 mesi legata al catamarano e vanno a cucinare, la piccola cade in acqua e muore

In un tragico incidente, una piccola bambina di appena 13 mesi, Māhina Toki, ha perso la vita sul ponte di un catamarano. La sua famiglia aveva ancorato la barca, chiamata Kalamari, in Musket Cove nelle Fiji occidentali. Māhina era legata a un’imbracatura e si stava divertendo a guardare un film quando i genitori si sono allontanati per preparare la cena. Al loro ritorno, hanno fatto una scoperta raccapricciante: Māhina non era più sul ponte, ma in acqua. Nonostante gli sforzi per salvarla, non sono riusciti a riportarla in vita.

Dettagli dell’Incidente

I genitori di Māhina, Mark e Kiri, si stavano occupando della cena nella cambusa al momento dell’incidente. Da quanto si è ricostruito finora, sembra che la bambina sia riuscita a liberarsi dall’imbracatura e sia caduta in mare. È stata immediatamente avviata una ricerca urgente e, purtroppo, il corpo della piccola è stato ritrovato galleggiante. Nonostante i tentativi disperati di rianimazione, non è stato possibile salvarla.

Toccante Tributo alla Piccola Māhina

La storia della piccola Māhina è stata condivisa da Grace Palos sulla pagina di crowdfunding Givealittle. Nel post, si legge che Māhina era legata alla barca mentre guardava un film. “Quando siamo riusciti a trovarla, era troppo tardi”, ha scritto Palos. Ha descritto la bambina come una “persona bellissima, felice e sorridente che amava l’acqua e la vita in barca”. Il dolore è palpabile mentre i genitori di Mahina, Mark e Kiri, cercano di rimettere insieme le loro vite e si preparano a tornare a casa, a Great Barrier Island, in Nuova Zelanda.

Sostegno Finanziario e Indagini in Corso

Una campagna di raccolta fondi è stata avviata per aiutare la famiglia a coprire i costi dei voli di ritorno e le spese funebri. Fino ad ora, sono stati raccolti più di 32.000 dollari. La polizia delle Fiji sta conducendo un’indagine approfondita sulla morte della piccola Māhina.

Un portavoce del Ministero degli affari esteri e del commercio neozelandese ha confermato di essere a conoscenza della tragica morte e che stanno fornendo assistenza consolare, come riferito dal New Zealand Herald.

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