sabato - 27 Luglio - 2024

La foglia che cura tosse, raffreddore, bronchite e infezioni

La malva, una pianta nativa del nostro continente, cresce abbondantemente nelle campagne. Questa pianta può raggiungere fino a un metro di altezza. Le sue foglie sono particolari, ricoperte di peletti, e in primavera si distingue per i suoi fiori di colore rosa o viola. È una pianta molto conosciuta in Italia, e la sua utilità risale a tempi molto antichi nella medicina tradizionale.

I benefici terapeutici della malva sono numerosi: ha la capacità di combattere le malattie respiratorie, come catarro e bronchite, e di alleviare le infiammazioni delle mucose. È nota anche per facilitare la cicatrizzazione di ferite interne, come lesioni e ulcere nello stomaco. Inoltre, la malva ha un’azione lassativa e diuretica, utile nel trattamento di eruzioni cutanee e nell’alleviare l’arrossamento della pelle.

Per i problemi respiratori come il raffreddore o la bronchite, si consiglia l’uso della malva sotto forma di infuso. Si porta a ebollizione delle foglie o dei fiori di malva, si lascia raffreddare, si filtra e si beve. Questo rimedio, se preso 3 o 4 volte al giorno, è efficace anche per alleviare le emorroidi e calmare lo stomaco.

L’infuso di malva può essere utilizzato anche per fare gargarismi, un rimedio efficace per trattare le lesioni interne.

Per sfruttare il suo effetto lassativo, le foglie di malva possono essere aggiunte a insalate o altri piatti. La malva può essere applicata anche direttamente sulla pelle, per trattare foruncoli e ascessi.

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