sabato - 27 Luglio - 2024

L’acido, poi “in pasto ai maiali”. Le torture e l’omicidio choc di Marzia

Per oltre sette mesi, il corpo di Marzia Capezzuti è rimasto nascosto in un casolare a Montecorvino Pugliano. L’indagine sull’omicidio ha portato all’indagine di cinque persone e al rinvio a giudizio di un minore. I genitori di quest’ultimo hanno perso la potestà genitoriale. Il processo inizierà il 15 dicembre 2023, preceduto da una valutazione della capacità cognitiva e volitiva del giovane e dalla revisione del labiale di un video in cui parla dell’omicidio. La vicenda è stata caratterizzata da violenze psicologiche e fisiche, “delegittimazione” secondo il GIP, e furto continuato.

Chi era Marzia Capezzuti

Nata nel 1983, Marzia Capezzuti è stata descritta come una donna “fragile”. Dopo il divorzio dei genitori, a 7 anni, fu affidata a una comunità fino alla maggiore età. Successivamente, venne collocata in una struttura a Varese. Le fu diagnosticato un “disturbo della condotta in ritardo mentale di media gravità” che le conferì una pensione ma non un tutore, nonostante la richiesta dei genitori. Dal 2014, Capezzuti scomparve più volte, conosciuto Alessandro Vacchiano online e instaurato una relazione. Fu ritrovata nel 2016, dopo essere stata ricoverata a Salerno per disturbi psichici.

Nel 2017, Capezzuti lasciò Alessandro Vacchiano per trasferirsi dalla sorella di lui, Barbara. Nel 2019, le preoccupazioni dei genitori aumentarono dopo aver incontrato Alessandro, sospettando che fosse tossicodipendente. Barbara Vacchiano iniziò un progetto di “delegittimazione preventiva” di Capezzuti, accusandola di furto e abuso. La polizia locale trovò Marzia in casa di Barbara, dove presumibilmente era costretta a prestazioni sessuali. Capezzuti negò queste accuse agli assistenti sociali.

La Morte di Alessandro Vacchiano e le Accuse

Alessandro Vacchiano morì per overdose nel novembre 2019. Barbara Vacchiano accusò Capezzuti di essere responsabile della morte, sostenendo che il fratello fu picchiato e ucciso.

L’omicidio di Capezzuti

Il 23 febbraio 2022, fu sporta una denuncia per maltrattamenti a Capezzuti, che continuarono fino al 6 marzo 2022. Poco prima del suo 29° compleanno, fu portata via dalla casa di Barbara. Le indagini sugli omicidi si basarono su una videochiamata del minore a sua sorella Annamaria, con la lettura del labiale che suggeriva il coinvolgimento nel delitto.

Le Indagini e le Rivelazioni

Il corpo di Capezzuti fu ritrovato il 25 ottobre 2022 in un casolare. Contribuirono alle indagini la videochiamata e la testimonianza di Annamaria Vacchiano, che rivelò maltrattamenti subiti da Capezzuti. Gli inquirenti ricostruirono che per tre anni Capezzuti fu maltrattata, legata, picchiata e marchiata a fuoco. Barbara sottrasse la pensione di Capezzuti, inventando storie sulla sua quotidianità.

Sviluppi Recenti e Processo Imminente

Oltre al minore, sono indagati Barbara Vacchiano, il suo compagno Damiano Noschese, il figlio maggiorenne Vito, e due conoscenti. Noschese e Barbara Vacchiano potrebbero affrontare ulteriori accuse, come maltrattamenti, sequestro di persona e tortura. Il processo inizierà il 15 dicembre 2023.

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