sabato - 27 Luglio - 2024

Muore a 90 anni, ma i figli non vanno al suo funerale: cosa è successo

Una questione eterna che attanaglia l’umanità è se la morte tratta in modo eguale ricchi e poveri. Questo dilemma sembra non avere una risposta definitiva, soprattutto quando si esaminano storie come quella di Mario Bressan, un uomo di 90 anni la cui vicenda personale sfida le nostre presunzioni sull’uguaglianza della morte.

Isolamento e Negligenza Familiare: Una Crisi Silente

In Italia, così come in molti altri paesi, è sempre più comune il fenomeno degli anziani abbandonati, persone che passano gli ultimi anni della loro vita in isolamento, privi delle attenzioni e delle cure di cui avrebbero bisogno. Spesso, la famiglia giustifica questo isolamento citando motivi caratteriali o altri problemi, ma alla fine del giorno, la verità rimane: troppi anziani vivono e muoiono senza il sostegno emotivo che meritano.

Mario Bressan: Una Vita Complessa, Una Morte Solitaria

La storia di Mario Bressan è divenuta virale su internet. Residente a Grantorto, una piccola comunità in provincia di Padova, Mario aveva deciso di allontanarsi dalla sua famiglia e dagli amici, vivendo in una casa Ater. Deceduto il 23 giugno 2023, la sua salma è ancora all’obitorio di Cittadella, senza che nessuno abbia rivendicato il suo corpo per un funerale dignitoso.

Mario, che aveva lavorato in banca prima di ritirarsi, era separato dalla moglie con cui aveva avuto tre figli. Nonostante gli sforzi del comune e dei servizi sociali per mitigare il suo isolamento, il rapporto con la sua famiglia è peggiorato nel tempo, aggravato da difficoltà economiche che lo hanno costretto a vendere la sua auto.

La Risposta della Comunità

Di fronte all’indifferenza dei parenti, il comune di Grantorto si è fatto avanti per assicurare a Mario una sepoltura degna. Diverse persone nella comunità hanno descritto Mario come una persona difficile, ma il comune ha deciso di mettere da parte queste opinioni e intervenire laddove la famiglia ha fallito.

Domande Senza Risposta

La storia di Mario, dolorosa e carica di ambiguità morale, riporta alla domanda fondamentale: la morte è davvero democratica? Quando un uomo può morire senza che nessuno reclami il suo corpo, possiamo ancora affermare che la morte non fa distinzioni tra chi ha una famiglia amorevole e chi muore nell’indifferenza? Questo rimane un quesito aperto che merita una seria riflessione da parte di tutti noi.

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