sabato - 27 Luglio - 2024

Boom di squali in una regione italiana: quattro avvistamenti in una settimana

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L’estate 2023 in Sicilia è segnata dalla notevole presenza di squali che si avvicinano alla costa: in solamente una settimana si sono verificati ben quattro avvistamenti lungo le coste siciliane.

Il primo avvistamento riguarda un squalo verdesca, che è stato avvistato a breve distanza da un nuotatore presso la spiaggia di Oliveri, a Messina. Due giorni dopo, un squalo azzurro è stato visto a pochi metri dalla riva presso la spiaggia libera di Fondachello, a Santa Flavia, in provincia di Palermo.

Un terzo squalo azzurro è stato avvistato nelle acque lungo la costa di Casteldaccia, un’altra località in provincia di Palermo. Infine, al largo della costa di Catania, alcuni naviganti hanno avvistato uno squalo martello, una specie protetta come la verdesca.

Avvistamenti di squali in Sicilia: i suggerimenti degli specialisti

Gli avvistamenti di squali causano sempre un certo grado di ansia tra i bagnanti, ma gli esperti sottolineano che questi animali rappresentano raramente una minaccia per gli esseri umani. Inoltre, la loro presenza è un indicatore positivo della salute delle acque siciliane, una regione che vanta due località premiate con le Cinque Vele 2023 di Legambiente.

Marco Toccaceli, biologo marino della Cooperativa Crea, ha discusso il fenomeno degli squali che si avvicinano alle coste siciliane, cercando di rassicurare i bagnanti:

“Gli squali tendono a evitare gli umani e non attaccano a meno che non siano spaventati”, ha detto Toccaceli, citato dalla Repubblica. “Ci sono sempre stati avvistamenti di pesci che si avvicinano alla riva nel Mediterraneo e attorno alla Sicilia. Fino a pochi anni fa, questi avvistamenti non finivano immediatamente su internet con video e foto sui social network. Questo fenomeno amplifica la psicosi e sembra che ci sia un’invasione di squali in Sicilia”.

Cosa fare in caso di avvistamento di uno squalo

Dopo aver discusso degli avvistamenti di squali recenti in Sicilia, Toccaceli ha offerto dei consigli su come comportarsi in caso di incontro con uno squalo:

“Se ci si imbatte in uno squalo, la cosa migliore da fare è semplicemente tornare a riva senza agitarsi o entrare nel panico, e poi chiamare il numero 1530. Gli squali azzurri raramente attaccano e solo se sono spaventati, tendono a evitare l’uomo e in condizioni normali non sono pericolosi”.

Riguardo alla presenza diffusa di squali nel Mar Mediterraneo, il biologo del Crea ha voluto sfatare il mito che collega l’aumento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici alla presenza di squali:

“Gli squali non sono aumentati a causa dei cambiamenti climatici che stanno innalzando la temperatura dei mari; stiamo parlando di un aumento di un grado o forse meno in alcune zone. Stranamente,” ha aggiunto Toccaceli, “i pesci scorpione, che stanno migrando dal Mar Rosso al Mediterraneo, sono molto più pericolosi. Se calpestati, questi possono iniettare un veleno che può essere potenzialmente letale.”

Gli avvistamenti di squali sono comuni non solo in Sicilia, ma anche in altre parti d’Italia: nel giugno 2023, per esempio, uno squalo di tre metri è stato avvistato a Livorno, un evento documentato da due pescatori che hanno condiviso il video sui social network. Questi incidenti, seppur impressionanti, dovrebbero servire più a ricordarci la ricchezza e la diversità della vita marina che circonda le nostre coste, piuttosto che a instillare paura. Come sempre, si raccomanda prudenza e rispetto per tutte le forme di vita nell’ambiente marino.

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